A volte ci vuole coraggio
Solitamente a inizio anno ci auguriamo felicitá, amore, soldi e salute. Ci abbracciamo e baciamo, mandiamo gli auguri agli amici e non aggiungiamo mai una cosa fondamentale: il coraggio. Ci stavo pensando proprio l’altro giorno, stavo rimuginando sul fatto di cosa vorrei sentirmi dire da amici e parenti, cosa vorrei davvero per questo 2019, o meglio, cosa mi servirebbe avere per imparare a navigare nelle acque della vita in modo sano e intelligente. Coraggio. Senza coraggio non siamo nulla, non sappiamo spostarci dalla nostra zona comfort, non sappiamo cambiare, non affrontiamo le sfide, non andiamo da nessuna parte. Quando camminiamo sul bordo del precipizio, ci capita di dare un’occhiata giú e ci vuole coraggio per non cadere. É normale avere le vertigini, é normale chiedersi se ce la faremo o meno, ma alla fine ci sará sempre un nuovo sentiero da percorrere, anche a pochi metri di distanza e in realtá era sempre lí, solo che prima non gli prestavamo attenzione.
Nella vita ho fatto qualche salto nel buio e immagino sia cosí anche per voi. Se non rischi non puoi sapere e se a volte non ti butti in acque completamente sconosciute, hai sempre l’impressione di perdere qualcosa. Nel bel mezzo di questo essere indaffarati a sopravvivere, succedono molte cose, spesso e volentieri giudichiamo anche e soprattutto quando non conosciamo, dimenticandoci che la medaglia ha, ancora una volta, due lati. Come donna posso dire di avere tantissime sfumature, tante di piú rispetto alle cinquanta del famoso film. Non le conosco tutte, continuano a sorprendermi e a cogliermi impreparata, come fossi una bambina, sempre intrappolata nel circolo della vita. Ci vuole coraggio anche per affrontare se stessi, per scovare le zone d’ombra che definiscono la nostra anima, per abbracciarci e lasciarci andare, per accettarci cosí come siamo. Sembra facile, ma non lo é. Sembra anche logico, eppure non lo facciamo.
Credo di aver imparato tante lezioni, a 40 anni é giusto cosí, ma forse una mi si é impressa nella mente meglio rispetto alle altre: non perdono perché gli altri se lo meritano, ma perché me lo merito io. Cerco di tenere sempre in mente, che non ha senso rimuginare su ció che non ci piace, va molto meglio pensare a ció che va bene e a tutte le cose che ci rendono serene, felici e tranquille. Ce ne sono molte, ma spesso le diamo per scontate, dimenticandoci di ció che é la vita: un bellissimo viaggio, che va vissuto di giorno in giorno, perché non dura tantissimo. Cogliere il momento attuale mi fa venire le farfalle nello stomaco. A volte esco a fare una passeggiata nella natura e mi sento piú viva del verde brillante delle foglie in primavera, degli alberi minacciosi in inverno, o delle foglie rosse in autunno, quando tutto cambia e cosí cambiamo anche noi.
Come mamma cerco di insegnare a Sofia tante cose, ma soprattutto a essere coraggiosa. Coraggiosa anche quando deve chiedere scusa, quando deve ammettere di aver sbagliato e per i bambini é difficilissimo. Eppure…imparare sin da piccoli é di fondamentale importanza per crescere preparati e se a scuola ti insegnano la matematica, a casa devono insegnarti la vita. Il mio successo piú grande é quello di poter gestire la vita cosí come mi piace, come credo sia giusto, di poterla percepire quando scorre e sentirla come mia. A vent’anni non é la stessa cosa, ora cambiano le percezioni e anche le prospettive. Quando smetti di preoccuparti di cosa pensano gli altri di te, allora sei finalmente libero e non regali piú loro il potere di possederti. L’amore non ha nulla a che fare con il possesso, é piuttosto trovare negli occhi dell’altro una sfumatura di noi stessi.
Tante volte avrei avuto bisogno di un calcio nel sedere per spostarmi da dove mi trovavo. Di qualcuno che sapesse prendere in mano le redini e farmi capire che cambiare é necessario. O anche di un’amica che mi sapesse regalare una pentola magica piena di coraggio, da usare quando ne avrei avuto piú bisogno. Ho capito che pensare allo stesso modo porta sempre agli stessi risultati, facendoci ritrovare in un circolo vizioso, che non finisce piu’. E cosí ho iniziato l’anno nuovo con qualche cambiamento, molti buoni propositi e tante mete da raggiungere. E quella pentola di coraggio, alla fine, l’ho trovata da sola.