Il mare non ha memoria
L’oceano non ha memoria e cosí come il mare si porta via i ricordi della nostra estate. Mi chiedo dove vadano a finire, forse in braccio alle sirene che nascoste da qualche parte osservano l’andare dei bagnanti e catturano i nostri pensieri, imbrigliandoli per sempre in bolle di sapone. Sono nata il tre luglio e l’estate é l’unica stagione che sento profondamente nel cuore. É come se entrasse dentro di me con un tornado di emozioni, che porta via il brutto e fa emergere il bello, cancella quei pensieri tristi che durante l’inverno si sono annidati come piccoli ragni irrequieti. L’estate per me é questo: un momento di riflessione profonda, che dura tre mesi, una sorta di shut down del sistema, che riprenderá in autunno, con idee nuove e sorrisi da coltivare.
Sto seduta sulla mia roccia preferita. É sempre la stessa, ma nel tempo é cambiata. Il mare l’ha resa sensibilmente diversa, ha cambiato colore, l’incavo é ora più grande e sotto si apre l’eternitá. Il mare ti regala questa sensazione di infinto, una distesa blu di possibilitá che non vedono l’ora di venir colte. Per uno strano motivo le sento solo ora, con il sole che brucia sulle spalle e i piedi in acqua, distorti attraverso la lente liquida e fresca che mi fa sentire, semplicemente, viva.
Non riesco a trovare nulla di più bello di questi momenti cosí miei, con mia figlia che sgambetta in acqua, sulla sua enorme ciabatta gonfiabile gialla, presa dalle onde, dal turchese, dalla scuola che finalmente é terminata. Presa dalla sua gioventù, quella senza preoccupazioni, che si riflette nei suoi occhi verdi e mi fa ritornare indietro nel tempo. Dicono che noi mamme tendiamo a ripercorrere le tappe dell’educazione che ci é stata data, eppure io con lei mi sento come una figlia dei fiori. E gli anni 70 non li ho neppure visti. Mi piace vederla libera, felice, senza le costrizioni del pranzo all’una e del sonnellino pomeridiano. Sofia é cosí come volevo essere io, semplicemente libera.
L’estate mi fa venire in mente molti ricordi e mette a posto le cose. Apre tutti i miei cassetti segreti, toglie la polvere, leva le cicatrici, posa mazzi di peonie ovunque, nell’aria sparge il profumo del grano e poi quello della vaniglia. Il sale mi brucia nel naso, il sole mi rende forte e sicura di me stessa, la sabbia si infila ovunque facendomi pensare all’imprevedibilitá delle cose. E a come siamo piccoli di fronte all’infinito. Mi tuffo in questo mare di emozioni cosí belle e penso a quanto sia fortunata. Non é stato semplice imparare a vivere l’attimo, a percepirlo fino alle ossa, a rinchiuderlo nel cuore per poi lasciarlo andare. Ma a volte la vita porta anche questo. Una sorta di maturitá silenziosa, che ti fa ascoltare di più e parlare di meno.
L’ oceano non ha memoria e cosí come il mare cancella, trasforma e colora di turchese i ricordi di una vita.
Anna
Che poesia nelle tue parole Lorella!
Bello però anche l’inverno eh!(Io sono nata alla fine di novembre)
Un caro saluto,
Anna (da Trieste)
Lorella Flego
Grazie mille Anna! Verissimo, anche l’inverno ha il suo fascino…un abbraccio