Il primo passo

Forse dovrei iniziare raccontando la storia di un bambino scalzo, con i capelli biondi e lunghissimi, che sembrava arrivato dal nulla. Sto col fotografo in mezzo a questa spiaggia semi desolata e lui compare, correndo e con un sorriso che mi fa innamorare. Porta con difficoltá dei rami secchi decisamente grandi per le sue braccia, poi sparisce. Lo rivedo più tardi e sta sempre correndo, continua a farmi ciao con la manina e mi ruba il cuore. Davanti a me si apre, come per incanto, la costruzione che ha creato. Sembra un cerchio magico fatto di pietre con sempre i rami che vanno verso il cielo, a mò di tenda indiana. Rimango senza parole e incomincio a chiedermi se il piccolo vichingo sia nato nella mia fantasia. Eppure…giuro che quel bambino c’era ed é stato lui a costruire il tutto. Da solo.

Foto: Zen per Ecosusi

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Questa colonna nasce con il desiderio di parlare di questa estate, che per tanti versi é uguale alle altre, per molti altri invece é unica. Un’estate un po’ incerta, che in qualche modo é partita, con il mondo intero titubante e pieno di domande, perché a volte fare il primo passo non é tanto semplice, anzi. Eppure anche coloro che sono arrivati sulla punta dell’Everest hanno iniziato da qualche parte, molto probabilmente proprio con un primo passo, che non sará costato tanto sforzo, però é stato fondamentale. Altrimenti l’Everest se lo potevano sognare.

Foto: Zen per Ecosusi

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E così pure io, ancora una volta in punta di piedi, mi metto a scalare una montagna, quella della vita, che a volte é così in salita, altre splendidamente in discesa, eppure l’esperienza mi ha fatto che capire che se ci fossero sempre discese, sinceramente, non sarebbe così divertente. É un’estate piena di cicale, che fanno rumore come fossero impazzite, mi accompagnano ovunque, anche quando scendo in garage. Cantano a squarciagola e a volte mi balena il pensiero, che forse é il loro ultimo canto, forse sta per succedere qualcosa che sentono. E noi no.

Foto: Zen per Ecosusi

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Ma poi penso che la cosa più importante e intelligente che posso fare é quella di rimanere nel qui ed ora. Di non pensare a ciò che può avvenire dietro l’angolo, perché comunque non mi é dato vedere. Qua e lá indago con le carte della Sibilla, ma credo ci sia un motivo per cui la mente umana a un certo punto si fermi. Magari é anche meglio così. L’estate é tutto questo: un vortice di asciugamani colorati che aspettano di venir portati al mare, oppure la limonata che si beve con la cannuccia, ma anche le fragole con la menta e i fuochi d’artificio inaspettati.

Foto: Zen per Ecosusi

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L’estate é anche la stagione delle scelte nuove e delle strade da prendere, perché tutto diventa possibile, basta fare il primo passo.

PS: In spiaggia ho portato la borsa Ecosusi e sul loro sito trovate molte cose belle. Se avete voglia di acquistare qualcosa vi lascio il codice per lo sconto del 20%: LORELLAFLEGO.

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