Il segreto della felicitá: qui e ora
Alan Watts ci ha splendidamente insegnato che il segreto della felicitá sta nel rimanere qui ed ora. Magari sembra anche semplice, ma in realtá non lo é. Come spiegano gli orientali, in modo buffo ma anche affascinante, la nostra mente é come una scimmia che salta costantemente da un ramo all’altro. Alcuni rami sono il futuro e altri il passato. Morale della favola: calmiamo la scimmia. Per mantenere la calma in situazioni difficili, affrontare le sfide della vita in maniera più efficace e aumentare tranquillità e stabilità interiore, soprattutto in un universo sempre più convulso, basta cambiare abitudini, darsi delle semplici regole ed esercitarsi per vivere con più equilibrio.
La semplicità prima di tutto
Rimanere semplici é fondamentale. Semplici nel pensiero e anche nell’azione. Ricamare e rimuginare su “come sarebbe stato se…”, o su “cosa potrebbe succedere se…”non fa bene a nessuno, ma la cosa piú importante é che fa male soprattutto a noi. Richiamare il pensiero nell’attimo presente, che poi é l’unico a contare davvero in quanto é l’unico ad esistere, serve per vivere meglio. Questa consapevolezza si raggiunge a piccoli passi, anche con gesti semplici, come ad esempio trovare conforto nell’acqua fredda che scorre sulle mani e concentrarsi su ció che percepiamo: il liquido, la luce, il rumore, l’odore del nostro bagno, l’immagine allo specchio. Sono piccoli gesti che ci fermano e fermarsi, o per lo meno rallentare, é proprio quello che ci serve.
Cercate sempre il gesto giusto
Siamo i registi, gli attori e gli spettatori del nostro film, contemporaneamente! Siamo spirito, siamo coscienza – o come dice Tolle – siamo l’ampio spazio in cui tutto accade. Lo stato di presenza affiora quando la mente è tranquilla e l’attenzione è incentrata sull’Adesso, nel “qui e ora”. In questo stato di presenza, non si è più identificati con la mente, è non si divaga più nel passato o nel futuro ma l’attenzione è presente solo nel qui e ora. La realizzazione che non siamo la nostra mente è l’inizio della libertà in cui si attiva uno stato di coscienza superiore. Allora cominciamo a renderci conto che c’è molto di più del pensiero, un vasto spazio al di là della mente, in cui tutto accade.
La paura é normale
In realtá dovremmo essere grati, perché abbiamo la possibilitá di percepirla. La paura ci fa stare piú attenti, ma cerchiamo comunque di non percepire troppa paura per cose giá accadute o per quello che potrebbe essere. Gli psicologi lo ripetono sempre: alla fine il 90% degli scenari apocalittici che il nostro cervello elabora, non accadono mai. La nostra mente è costantemente attratta da passato e futuro. Quando si trova in uno di questi due stati essa è pervasa il più delle volte da sensazioni come rimorso, rimpianto, ansia o stress. In altri casi la presenza di un piacere in un tempo diverso da quello in cui siamo ci genera nostalgia o impazienza. Insomma, stare nel passato o nel futuro non ci fa mai bene.
Nel corso della nostra giornata facciamo molte azioni ripetitive, che proprio a causa della ripetitivitá diventano automatiche. Un ottimo esercizio per stare meglio é quello di concentrarsi su ogni singolo movimento da fare, ad esempio quando prepariamo il caffé, ci vestiamo, o facciamo la doccia. In questo modo noteremo le piccole cose che portano al risultato finale. E la vita, si sa, é fatta sempre di piccoli passi, che peró portano a grandi mete.