La vita é sempre una questione di luce e tenebre

Concordo alla grande con Jung, che a suo tempo disse:

La solitudine è pericolosa. È dipendenza. Una volta che capisci quanta pace può donare, non vuoi più avere a che fare con le persone.

Stare soli fa bene, direi quasi di più: stare soli ci permette di ritrovare noi stessi, il che è un’arte, perchè a volt si passa tutta la vita cercando di capre chi siamo, quali sono i nostri desideri e dove stiamo andando e alla fine del cammino ci ritroviamo all’inizio, sempre con gli stessi dubbi e con pochissime risposte. Sia chiaro, sono un essere molto sociale e il lavoro che faccio mi porta a stare a stretto contatto con le persone, ma la maurità solleva tanti quesiti e le risposte che mi frullano per la testa mi portano, sempre più spesso, lontana da tutti, a rintanarmi nella mia casa nel bosco, tra spiriti e folletti che sanno di pace. E di normalità. A certe persone bisognerebbe spiegare che parlare male degli altri non migliora se stessi, ma poi mi viene in mente che non siamo al mondo per cambiare chi ci sta vicino, possiamo invece lavorare sulle nostre scelte e diventare migliori, anche e soprattutto quando c’è chi, con tanta caparbia, vorrebbe spingerci nelle tenebre.

Foto: Zen per Lilysilk

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Eppure, care lettrici, la vita è innanzitutto equilibrio. Dove risiede il bene c’è sempre anche il male, dove finisce il giorno inizia la notte e anche la nuvola più bella diventa facilmente portatrice di pioggia. È la dicotomia della nostra esistenza che ci permette di apprezzare il buono, proprio perchè conosciamo anche quello che non lo è. Forse è vero che alla fine ci dividiamo in persone per bene e persone sull’altra sponda *(non amo usare il termine “cattive”, ma solo perchè difficilmente imparo ad accettare che ci sono casi inquietanti di persone davvero insoddisfatte); come disse Maria Teresa di Calcutta:

Avere la possibilità di ferire qualcuno che ci ha ferito e non farlo: questo è quello che ci distingue dalle cattive persone.

Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche. Mi piace pensare di dover scegliere accuratamente le parole, come fonti energetiche illimitate, che volano nell’universo per poi ritornare nelle nostre menti, con una risposta ben precisa. È un po’ la legge del “ricevi ciò che dai“, ma è in realtà molto di più. La vita non ti chiede di essere forte, la vita ti costringe ad esserlo, ti spinge a imparare sbagliando, a sollevarti piangendo, ma anche a godere dei tuoi successi, a fermarti lungo la via per respirare. E quando sei quello che hai passato allora non devi dare spiegazioni a nessuno.

Foto: Zen per Lilysilk

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Care lettrici, in conclusione e da psicologa posso solo dire questo:

spero che abbiate sempre il coraggio di scappare da tutte le cose che vi rendono infelici e che non giudichiate le scelte altrui, perché non potete mai conoscere le loro vere motivazioni. Non aspettiamoci troppo dalla persone, perchè oggi sei tutto e domani sei nessuno. Aspettiamoci invece molto da noi stesse, eleviamoci spiritualmente, con le parole e i fatti. Non dimentichiamo che viviamo in un mondo al contrario, dove il buono deve andare dallo psicologo per imparare a sopportare le cose che fa il cattivo.

E quando tutto diventa troppo, ricordate una semplice veritá. Il cervello di certe persone é come l’isola di Peter Pan: non c’è.

**Nelle foto porto una tuta di cachemire di Lilysilk. Sul loro sito trovate anche molti capi in seta, con il codice flego12 avete il 12% di sconto su tutto.

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