Le persone possono cambiare
Immagino che ora esclamerete, per lo meno dentro di voi, “Sí, ma non tutte”. Ed é quello che pensavo pure io, ma poi mi sono imbattuta in una ricerca recente, che invece sembra dimostrare il contrario. Per anni si era pensato che il cervello fosse una cosa piú o meno statica, per cui sei come sei, percepisci come percepisci e ti comporti come ti comporti. Punto e basta. Questa cosa ci aveva portata ad esclamare, anche tropp spesso, “Ma io sono cosí!” e a giustificare comportamenti non proprio positivi. In piú c’é l’aspetto sociale, per cui giá ai bambini piccoli si danno delle lezioni subdole del tipo: tu non sei per la matematica e cosí quel bambino crescerá convinto di non potare fare bene i calcoli, ma in realtá si tratta di limiti e credenze che mettono radici nella sua testa e non corrispondono necessariamente alla realtá. É un po’ come venir marchiati e poi portiamo questo marchio per tutta la vita.
Non molti anni fa si era certi che il numero di neuroni nel cervello maturo fosse fisso, quindi qualsiasi speranza di vedere un cambiamento nel cervello in etá adulta era un po’ come un film di fantascienza. Oggi le cose sono cambiate. Si é scoperto infatti che il nostro cervello é molto piú furbo del previsto e molto piú propenso ad adattarsi, soprattutto quando deve affrontare situazioni nuove. Praticamente si riadatta in base all’ambiente e alle persone che sono in contatto con il nostro mondo. Per farla breve, se il cervello puó cambiare allora possiamo cambiare anche noi. Quindi niente piú scusanti e scuse per chi é collerico, egoista, rabbioso, permaloso e via dicendo, perché si puó, anzi oserei dire si deve cambiare!
La cosa piú importante é capire che non viviamo chiusi in una grotta, ma siamo a contatto con situazioni diverse che possiamo imparare ad affrontare. Situazioni di stress, sviluppo di nuovi interessi, nascita di nuovi rapporti. Possiamo quindi diventare partner o amici migliori di ció che siamo e potete iniziare sin da subito, con un piccolo aiuto. Ad esempio, se non sapete cucinare, non dite “Io non sono capace di cucinare!, ma dite piuttosto “Io non sono ANCORA capace di cucinare”. Nella parola “ancora” c’é uu mondo intero, che é un po’ anche un mondo di speranza e di nuove possibilitá. Diamo quindi alle nostre vite una possibilitá, ovvero quella di migliorare, diventare piú saggi, piú aperti e piú felici.
Concludo dicendo che ogni persona é sempre un work in progress e mai un soggetto terminato.