Ogni stagione ci regale una lezione
L’aria esterna sembra mordere e quando la inspiri ti trascina di nuovo nel calore del cure, come per attendere in silenzi la primavera, con fuochi scoppiettanti, bevande calde, coperte comode e sonnellini pomeridiani: una forma di letargo invernale al quale tutti, proprio per ragioni di salute, dovemmo abbandonarci. Ma in una cultura che premia la produttività, raramente accogliamo l’invito a riposarci, spesso superando la stanchezza con uno sforzo sovra umano, invece di arrenderci. Gli esseri umani non hanno bisogno di andare in letargo come fanno molti animali e piante per sopravvivere. Abbiamo imparato a usare il fuoco, i vestiti, il riparo, la caccia e l’agricoltura per continuare a vivere durante i mesi freddi. Eppure, abbiamo molto da imparare dal modo in cui la natura utilizza i mesi invernali come preparazione al trambusto che puntualmente ritorna con la primavera e l’estate.
Invece di un’attività incessante, la natura ci insegna ad accettare i cicli della vita come stagioni: tempi di fatica, preparazione e riposo. L’inverno può essere – se permettiamo che lo sia – un periodo di letargo, in cui accettiamo il riposo che ci viene offerto. Uscire all’aria aperta e immergersi nella natura il più possibile durante le ore luminose della giornata aumenterà il benessere mentale e ci darà una prospettiva più positiva. E poi, dopo una lunga e tonificante passeggiata al freddo, le case diventano veri e propri rifugi Hygge. Alcune abitudini, come rannicchiarsi sul divano con una cioccolata calda, accendere la candela preferita, indossare un pigiama di flanella super morbido, scaldare una borsa dell’acqua calda o semplicemente mettersi sotto una coperta accanto al fuoco, sono tutti da considerarsi coccole Hygge.
Il riposo emotivo ci offre lo spazio per diventare più consapevoli di noi stessi, più equilibrio emotivo e avere più resilienza e flessibilità nel modo in cui navighiamo nel mondo che ci circonda. Può anche fornire un cuscinetto contro i fattori di stress della vita, aumentare la nostra motivazione e migliorare il benessere mentale. Il corpo e l’anima, sì, chiedono qualcosa oltre all’azione, alla frenesia, ai risultati, alla distrazione e allo stimolo. E cos’è l’inverno? Di sicuro non è solo l’assenza dell’estate. L’antica saggezza ci dice che l’inverno è il lato negativo di ogni ciclo energetico, quando c’è più buio che luce e quando i ritmi naturali rallentano. È anche il momento in cui i semi riposano e si preparano per la futura primavera. È la stagione della germinazione. La stagione della profondità e della nuova emersione dal profondo, la stagione delle parti inarticolate di noi che sono più reali di quanto possiamo immaginare.
Questo é il momento giusto per rallentare, meditare o connettersi a ciò che va ben oltre noi stessi. Il riposo è associato a una pausa. Al rinnovo è associato uno Stop. Fermarsi è scendere dalla bici, rispettare lo stop è scendere dalla bici e scegliere.