Quelle stupende amicizie femminili
Le mie si contano su una mano e mi reputo fortunata. Ragazze che, insieme a me, hanno vissuto una storia, mi hanno vista crescere, sbagliare, cadere e rialzarmi, rimanendo testimoni di matrimoni, nascite, divorzi e grandi successi. Ma sono soprattutto quelle che mi sono rimaste vicino nei piú grandi momenti di confusione, sapendo cogliere le mille sfumature del silenzio, non giudicando e trovando le parole giuste, quando era impossibile trovarle. Le ritrovo questa estate, forse anche perché é un momento un po’ strano della storia di tutti noi. Un momento nel quale ci fermiamo a pensiamo a ció che conta veramente.
Le amicizie femminili ci accompagnano nella vita e sono un rifugio per la nostra anima, un luogo dove incontrarsi e crescere per diventare autentiche. Di questi tempi non ci si vede spesso, ma ci si sente, e sebbene la presenza fisica venga a mancare, c’é quella morale, che poi é la piú importante. Le amicizie femminili sono speciali e sanno trasformarsi con le nostre età, si evolvono diventando una parte indelebile di noi stesse. La migliore amica diventa una sorella, a volte importante come si trattasse di una figlia, sempre lí, pronta ad accoglierci, come l’ombra di noi stesse. A questa amica dici tutto e le riveli anche le parti piú oscure, quelle che preferiresti non avere. Il fatto di non venire giudicate é un po’ un abbraccio per l’anima. Accettare al di lá di tutto, molto piú di quanto possa fare un amore, perché gli uomini vanno e vengono, le migliori amiche invece restano.
Ripenso a Patrizia, che é una parte indelebile di me, alla nostra storia ai tempi del ginnasio, e oggi la ritrovo, mamma e moglie, indaffarata in cucina a prepararmi il pranzo e la trovo perfetta. Una donna stupenda, senza rughe perché per me ha sempre 16 anni, allegra e divertente, matta tanto da farmi venire i crampi allo stomaco a suon di ridere e unica nel suo genere. E questa estate ritrovo Tina, l’amica della casa al mare, silenziosa e composta, cosí umile nei suoi modi di fare e al contempo forte come una roccia. Una donna dai grandi compromessi. Stiamo ore e ore appollaiate sul molo come due vecchiette, parliamo di tutto e niente, beviamo caffé e mangiamo gelato e poi ci diamo appuntamento alla sera, per continuare discorsi che arrivano alle stelle e che nessuno sembra aver mai interrotto.
La mia strada é stata lastricata da amicizie, molte delle quali mi hanno delusa. Non sono sempre stata io quella chiusa fuori, a volte ho sbattuto la porta, inaspettatamente, ma con il cuore gonfio di noia. Ho incontrato molte donne, ma poche sapevano ascoltare e ancor meno sapevano sentire. Sentire soprattutto i battiti del mio cuore, chiaro segnale delle cose che importano, ma a volt non basta definirsi amiche, bisogna anche saperlo dimostrare. E questa estate mi riporta alla spensieratezza di un tempo, quando mio padre mi armava di torcia elettrica per andare alla sera sino alla pizzeria piú vicina e mi sembrava di toccare il cielo con un dito. La mia consapevolezza di donna si é sviluppata tra i sentieri rocciosi delle casette in riva al mare, con il profumo di salsedine e il primo uomo nel cuore.
E oggi tutto ritorna. Ritorna quell’uomo e ritornano le mie amiche. E allora penso, che tutto é al posto giusto.
Anna
Vero Lorella…le amiche del cuore restano per sempre…….anch’io ho delle amiche d’infanzia……..di cui una di nome Chiara…conservo ricordi meravigliosi…..di quando ad esempio andavamo a far la spesa da sole (avevamo 6 anni) ….correndo come delle matte……..nel nostro rione di via Domenico Rossetti …a Trieste…………..
P.S.quel vestitino in cotone che indossi è strabello(e fresco!),mi ricorda molto una blusa che ho beige a pois marrone della Benetton…in mussola di cotone freschissima e ampia!