Sospesa nel tempo

Stranissima questa estate, sospesa nel tempo, come se fossimo tutti panni appesi al filo e asciugati al sole, in attesa che qualcuno ci colga, in attesa di trovare il posto giusto. Nella casa al mare nulla è cambiato. I rastrelli, le palette e i secchielli di Sofia sono sempre al loro posto, nella borsa in cantina, e anche oggi che la bambina è cresciuta rimangono lí, ricordo indelebile di tante estati passate sulla spiaggia di sabbia. Ritrovo tutto un po’ fermo nel tempo e mi trastullo tra le braccia dei miei genitori, sempre pronti ad accogliermi per il pranzo, tra sorrisi e pesce arrostito sulla griglia, proprio come un tempo.

Foto: Zen, abito Maja Ferme

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Ritrovo le cose piccole, quelle più piacevoli, come il piacere di indossare l’abito di pizzo anche se non c’è nessuna occasione speciale, oppure quella di ritrovare il bar aperto sugli scogli, con il caffè più buono del litorale. C’è meno gente, ma ci conosciamo comunque tutti, solo che ora non ci sono solo genitori, ma anche figli e nipoti, a volte bisnonni, per un cambio generazionale che ci fa vedere, chiaramente, come il tempo stia passando. Nel giardino di casa mi sdraio sul muro di pietra e con il naso verso le nuvole ricordo il mare di stelle che ho contato l’estate scorsa. Ce n’erano tantissime e nessuna di esse mi ha mai raccontato la storia di quest’anno, con il lock down e tutto il resto, come se l’Universo avesse smesso di girare.

Foto: Zen, abito Maja Ferme

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Eppure…la vita rimane splendidamente magica, con tantissimi colori e angoli da scoprire, imprevedibile in tutte le sue dimensioni e cosí incredibilmente unica, soprattutto quando ci abituiamo alle cose e decidiamo, anche a livello incosciente, che tutte è dovuto e tutto è ovvio. Magari ci voleva qualcosa che ci facesse fermare, che intrappolasse gli sguardi e fermassi gli occhi verso il sole, che ci facesse rivolgere un pensiero verso dentro, una piccola introspezione per scoprire chi siamo e, chissà, magari per farci innamorare di noi stessi. Ne parlavo l’altro giorno con la mia amica: ora vorrei invitare a cena me stessa, per darmi un abbraccio e una pacca sulle spalle, per tutte le volte che ce l’ho fatta e anche per quelle in cui sono caduta. Perchè sono sempre qui e mi sento bene nella mia pelle, non cambierei una virgola, ho solo un pensiero che a volte mi tormenta: vorrei vivere una vita lunga e sana per poter viaggiare in tutto il mondo. Per poter farmi sorprendere.

Foto: Zen, abito Maja Ferme

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Guardo il mare e scorgo una coperta di diamanti che lo copre in ogni suo angolo. Vedo il sole che si tuffa nell’acqua e cambia colore, regalandomi l’impressione che i tramonti estivi siano dei sorbetti giganti, regalati dalla natura e pensati per coloro che li sanno cogliere. Mi trastullo sulla terrazza della casa al mare e trovo che, in fondo, ogni cosa è al suo posto. Vince l’amore, sempre e comunque, le persone che adoro e gli abbracci inaspettati, quelli che arrivano al cuore e ti fanno capire molte cose. Chiudo gli occhi e penso a tutti i viaggi che ho fatto, alla mia adorata America che ora sembra cosí lontana e al fatto di come, solo qualche mese fa, tutto era possibile e cosí stranamente vicino. Poi abbiamo fatto una capriola e ci siamo ritrovati con i piedi all’insù.

Foto: Zen, abito Maja Ferme

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Il mondo e la vita hanno un fascino unico anche da questo punto di vista. È solo una questione di percezione e di vedere il bicchiere, ancora una volta, mezza pieno.

 

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