Quello che la vita insegna…
A fine agosto mi piace sempre fare liste, che poi appendo un po’ ovunque, ma soprattutto sulla mia vision board. Lì le cose si realizzano e rimangono a portata di mano, per non dimenticare. Piccole, grandi lezioni che mi spingono avanti, sulle scale della vita, ancora un passo lontana da ciò che ero, ma sempre molto distante dalla meta. A volte mi viene in mente, che forse una meta neppure esiste, esiste solo il percorso, a volte a tappe e con soste, altre come si trattasse di una corsa infinita. E alla fine impari, o per lo meno cerchi di capire, perché se neppure tenti, stai certo che certe situazioni, certe persone, certi sbagli, prima o poi ti ritrovano.

Foto: Zen

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Nella lista delle cose che ho imparato questa estate, c’é una che salta all’occhio.
La vita piano piano insegna sempre: chi sì, chi no e chi mai più.
Adoro questo insegnamento e lo trovo estremamente prezioso, anche se le persone dovrebbero studiare di più. Da qualche parte ho letto che la felicitá non é una stazione di arrivo ma un modo di viaggiare. Me la immagino con il fascino di un treno a vapore, che qua e lá sbuffa, a volte scoppiettante e a volte estremamente stanco, ma sempre immerso in un paesaggio da fiaba, che spesso dimentichiamo di guardare. Ci sono alberi, fiumi, laghi, ci sono acque lucenti che brillano di argento, ci sono fiori, profumi e brezze che sanno accarezzare, se solo apri il finestrino e ti lasci andare.

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In questo via vai di impegni, a volte costrizioni, dimentichiamo ciò che conta davvero. Dimentichiamo chi resta e pensiamo solo a chi torna, ma spesso chi torna lo fa solo perché non sa dove altro andare. Sarebbe bello se il vento, oltre a spettinare i capelli, si portasse via anche i pensieri e se le persone non si ammalassero mai di invidia e cattiveria, non rendendosi conto che da queste cose non si guarisce mai. E ancora più vello sarebbe non fare mai tre cose: non calpestarsi, non calpestare e non farsi calpestare. Il bravissimo Kahlil Gibran una volta scrisse:
Spesso ci indebitiamo con il futuro per pagare i debiti con il passato.

Foto: Zen

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Nel silenzio possiamo scoprire molte cose di noi stessi. La luce dorata di agosto mi ha regalato una pace interiore immensa, che proprio nel silenzio ha saputo arrivare fino alle note più nascoste del mio cuore. E così, anche per questa volta, mi avvalgo della facoltá di sorridere sempre e nonostante tutto.