Un fine settimana a Grado
Se penso a Grado, ho sempre dei ricordi stupendi, che molte volte mi portano ai tempi dell’università, quando preferivo andare a prendere un caffè nella stupenda laguna, piuttosto che ascoltare le lezioni di statistica. Beh, immagino mi capiate. La laguna di Grado offre uno scenario ricchissimo di colori, tra il verde della rigogliosa vegetazione e il blu del mare Adriatico. Un piccolo mondo fantastico, immerso nella quiete della natura, che vede l’intrecciarsi di canali e rii, percorsi di fede dalle origini lontane, come testimonia il santuario mariano dell’Isola di Barbana, uno dei più frequentati d’Italia.

Foto: archivio personale

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Grado mi piace, perchè è ferma nel tempo, completamente immersa nella sua atmosfera di quiete e pace, non sembra neppure accorgersi delle migliaia di turisti, ora soprattutto tedeschi e austriaci, che riempiono le sue calli. Si mangia sino alle 14, punto e basta, quindi bisogna organizzarsi bene, non c’è nulla da fare e lo dico a chi magari ha voglia di farci una capatina insieme ai bambini. Passeggiando per i viali alberati, i vicoli del centro storico e per le varie zone dell’isola, sembra di rivivere l’atmosfera dei tempi andati, ammirando i bei palazzi signorili in stile liberty di inizio 900, i mosaici delle basiliche paleocristiane, le case in pietra del castrum, i romantici tramonti sulla diga e i colori delle abitazioni dei pescatori sul porto.

Foto: archivio personale

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Situata tra Trieste e Venezia, Grado è la cittadina ideale per chi desidera godersi il mare, anche in tarda estate, pedalare tra le via della città e nei dintorni, mangiare bene (il pesce fresco lo trovate ovunque), oppure tirare il freno a mano e godere appieno della vita, senza preoccupazioni e magari con il cellulare spento. Qui tutto invita alla quiete e sebbene le vie siano un brulicare di persone, alla fine riesci sempre a trovare un posto solo per te, una ringhiera fiorita, un balcone in pietra, un tavolo sotto a un arco e hai l’impressione che lì nessuno ci sia mai stato. A suo modo Grado è magica e negli anni non la vedo cambiata, anzi, sembra sempre risplendere di una luce nuove, come avesse ancora mille storie da raccontare.

Foto: archivio personale

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Ho avuto la fortuna di visitarla in tutte le stagioni, pure d’inverno e con la pioggia, quando, come tutte le città di mare, diventa malinconica e triste, ma fa comunque venire voglia di trovare un albergo, sedersi accanto alla finestra e scrivere, creare, leggere. Per me è come se fosse la città degli artisti, ma anche quella che trova in ciascuno di noi un lato artistico, seppur assopito, e sa farlo risplendere di luce propria. Come fosse una magia.
Anna
Già,anch’io ho ricordi d’infanzia…in questa cittadina…..ci vado a passeggiare pure d’inverno…..
…..E poi è la città natale del poeta Biagio Marin.
Un abbraccio,
A.
Lorella Flego
É davvero stupenda, io la adoro, ci lascio il cuore ogni volta!