A ciascuna il suo rossetto
Oggi il rossetto, emblema femminile ma anche segno identitario, viene usato a partire dall’adolescenza: è un segno di emancipazione e liberazione. Un’icona che nell’immaginario popolare significa donna. Una donna libera, di essere femminile e felice. Ma qual é la sua storia? Il rossetto è conosciuto per essere stato usato già 5000 anni fa nell’antica civiltà della Mesopotamia, nella forma di gioielli semi-preziosi, sbriciolati ed applicati sulle labbra ed occasionalmente intorno agli occhi. Anche le donne nella civiltà della valle dell’Indo usavano abbellirsi, colorandosi le labbra.

Foto: Zen per dm

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Molto più di un semplice cosmetico, il rossetto nel corso della sua lunga storia è stato utilizzato da uomini e donne per distinguere il proprio status sociale, ma anche come lettera scarlatta per le donne che si prostituivano, per poi trasformarsi nei secoli nel trucco precursore della fluidità di genere e dell’emancipazione femminile. Valori che rivivono ancora oggi grazie ai marchi di trucco più all’avanguardia. La storia del rossetto inizia 5.000 anni fa nella città di Ur (oggi Iraq), sulla toeletta della regina sumera Puabi, la prima donna a usare il rossetto. Figura molto rispettata in una delle prime civiltà conosciute in Mesopotamia, indossava gioielli e copricapo elaborati e, parte fondamentale del suo look, come diremmo oggi, erano proprio le sue labbra dai colori vivaci, che dipingeva usando una miscela di polvere a base di rocce rosse e piombo bianco, conservata all’interno di gusci di piccoli animali. Successivamente questa abitudine si diffuse tra la sua gente e nelle civiltà vicine. All’epoca dei faraoni fu ovviamente Cleopatra la prima a tingersi le labbra di rosso, aprendo così la strada al trucco tra gli antichi egizi, sia per gli uomini che per le donne.

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Uno studio davvero affascinante della psicologa inglese, considerato come una vera e propria Psicologia del Rossetto, teorizza e dimostra che la nuance delle labbra può comunicare in modo molto preciso lo stato d’animo di una donna, oltre ai tratti più salienti della sua personalità. A me piacciono sia i toni vivaci sia quelli molto glossy, ma alla fine noto di portare più spesso il rossetto nude, che si adatta a tutti gli stili e rende le labbra splendidamente uniformi.

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Il rossetto nude
Il marrone è il risultato della miscela dei tre colori primari (giallo, rosso e blu), per questo rappresenta il colore della stabilità, dell’equilibrio, dell’armonia. Irossetti dalle tonalità del marrone, come il beige, sono molto amati dalle donne esigenti, seriose, pragmatiche, decise e determinate, che rifugiano dalla leggerezza e frivolezza in favore della sostanza e risolutezza.

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Il rossetto viola
Se il marrone è il colore della terra e della stabilità, il viola è il colore della spiritualità e del mistero. I rossetti viola, dalle tonalità malva e prugna, rivelano una personalità creativa, che ama distinguersi dalla massa, rifugiando ogni omologazione a mode e tendenze. Dipingere le labbra con tinte violacee è sinonimo di forte personalità e desiderio di uscire fuori dagli schemi.

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Il rossetto rosso
In psicologia il colore rosso è il colore della passione, del coraggio, della trasgressione e dell’eccentricità. Se amate indossare i rossetti rossi, le vostre labbra “diranno di voi”, che siete delle persone estroverse, sicure e audacia tal punto da non temere i giudizi altrui, che verranno espressi sulle vostre labbra di rosso vestite! Il rosso lo si ama o lo si odia.

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A ciascuna il suo, perché alla fine il rossetto ti chiama, ti sceglie e ti conquista.