Ostara: Il Risveglio della Dea e il Miracolo della Luce

C’è un momento dell’anno in cui la terra sospira dolcemente nel mio cuore, ed è l’equinozio di primavera. Ostara. Un nome antico, vibrante di energia, che porta con sé il risveglio della luce, il rinnovamento della natura e di me stessa. Sono strega, e questo momento è magico.

Lo avverto nell’aria prima ancora che il calendario lo segni. È un sussurro nei rami che si riempiono di gemme, nel sole che accarezza la pelle con un calore nuovo, nella danza delle margherite che sbocciano come piccole stelle bianche nei prati. È un ritorno alla vita, un ciclo che si compie, il giorno che si fa uguale alla notte prima di superarla e allungarsi in gloria.

Ostara è il tempo della rinascita, il momento di aprire le braccia e accogliere la luce che cresce, la speranza che rinasce. Lo celebro con gesti antichi, quelli che sento nel sangue, tramandati da donne prima di me, donne di terra, di luna e di sole.

Foto: Zen

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L’Altare della Primavera

Nel cuore della mia casa preparo l’altare. Lo voglio leggero, pieno di colori pastello, di fiori freschi raccolti al mattino: narcisi, primule, violette, simboli della bellezza che ritorna. Accendo una candela gialla o verde, la fiamma della crescita, della gioia che sboccia.

Sulle stoffe chiare poso piccole uova dipinte, perché Ostara è fertilità, abbondanza, la promessa che ciò che semino darà frutto. Un calice d’acqua simboleggia la purezza, un rametto di salice la forza flessibile della vita che si piega ma non si spezza.

Mi fermo, respiro, osservo. Il mio altare è vivo, pulsa della stessa energia che sento nel petto.

Foto: Zen

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Il Rituale del Risveglio

All’alba dell’equinozio esco all’aria aperta, i piedi nudi sulla terra ancora fresca. Chiudo gli occhi, ascolto il battito della natura. Ogni filo d’erba, ogni ramo, ogni raggio di sole è un richiamo alla mia anima antica.

Accolgo il nuovo ciclo con un gesto semplice: lascio indietro il buio dell’inverno, ringrazio per ciò che mi ha insegnato e apro le mani alla luce. Scrivo su un foglio ciò che voglio far fiorire nella mia vita, lo ripiego e lo nascondo nella terra, fiduciosa che germoglierà insieme alla primavera.

Foto: Zen

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Il Simbolo delle Uova

Le uova sono un dono della terra, piccoli mondi dove la vita dorme e si prepara a sbocciare. A Ostara le dipingo con colori vivi: il verde per la crescita, il rosa per l’amore, il giallo per la luce, il blu per la pace. Le nascondo nel giardino come segno di abbondanza, le dono a chi amo, le poso sull’altare come promessa di fertilità e nuovi inizi.

Il Cibo della Dea

In questa giornata speciale preparo un banchetto che celebra la vita: pane dolce con miele e latte, verdure fresche, frutti succosi che portano il sapore della terra rinata. Il primo boccone è un’offerta alla Dea, alla primavera, all’universo che si muove in perfetta armonia.

Ostara nel Cuore

Non è solo un giorno, è un passaggio. Ostara è dentro di me, è il mio risveglio, la mia promessa di rinascita. È il momento di lasciar andare il passato e danzare con il futuro. Di celebrare la vita, la luce, l’energia che cresce e si fa forza.

Foto: Zen

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Sono strega, e ogni equinozio è un incanto. Apro le braccia alla primavera e sussurro al vento: Sono pronta.

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