A piccoli passi
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e tutti stanno percorrendo la strada del proprio viaggio. Una cosa che non dobbiamo dimenticare è che i nostri obiettivi e le nostre ambizioni possono cambiare, ma la strada per l’apprendimento rimane la stessa. Ci modella e ci aiuta a diventare individui, nel pieno senso si questo termine. Che i nostri obiettivi cambino o rimangano gli stessi, non importa, perchè una cosa è certa: il viaggio della vita ci trasforma in ciò che siamo. L’apprendimento è un processo lento, che avviene con i suoi ritmi e a volte si fa plasmare dalle circostanze della vita. Ci sono persone che incontriamo e che ci fanno del bene, ci sono amici se ne vanno e relazioni che non porteranno mai a nulla. Ma tendiamo comunque a lasciare le nostre impronte quando tocchiamo la vita di qualcuno. Ogni persona ha imparato qualcosa da un’altra e i nostri genitori sono i nostri primi insegnanti, insegnandoci le basi della vita.

Foto: Zen

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Ricordiamoci che il viaggio di mille miglia inizia con un solo passo. È imperativo camminare non verso la tua destinazione, ma verso il cambiamento che consciamente o inconsciamente stiamo cercando. Anche se durante il viaggio non facciamo miglioramenti significativi, percorriamo comunque la strada. E allora guardiamoci intorno, osserviamo, respiriamo a pieni polmoni, cerchiamo di catturare la bellezza che si ta intorno, che è tanta, facciamo tesoro per quando arriverà un momento difficile e magari noon sarà così semplice rimanere ottimisti. Siamo destinati a imparare cose, incontrare nuove persone e guardare indietro al passato con un sorriso sul volto, ma non dimentichiamo mai ciò che il futuro ha in serbo. Sono importanti lezioni di vita che non possono mai essere insegnate nelle scuole o nelle istituzioni. Nessun numero di corsi, lezioni o università può prepararci alla vita. Dobbiamo semplicemente percorrere la strada e cercare di farlo al nostro meglio, non nel minor tempo possibile, ma con sentimento.

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Ho pensato a una barzelletta che ho sentito di recente. Un ubriaco perde le chiavi di casa e le cerca sotto un lampione. Un poliziotto si avvicina e gli chiede cosa sta facendo. “Sto cercando le mie chiavi” dice. “Le ho persi laggiù”. Il poliziotto sembra perplesso. «Allora perché le cerchi qui?» “Perché la luce qui è molto migliore”. Cerchiamo tutti cose dove la luce è migliore, piuttosto che dove è più probabile trovarle. Non limitiamoci a fissare obiettivi specifici. Decidiamo piuttosto di essere ricettivi alle opportunità che la vita ci offre. Apriamo gli occhi, diciamo di sì alle cose vere e di no a quelle che non ci piacciono. Più vita e meno compromessi, perchè non ha senso indossare i paraocchi in questa nostra unica avventura.

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Ciò che facciamo determina ciò che otteniamo, sebbene la maggior parte delle persone sembra sbagliare concentrandosi sulle mete e quando non ottengono i risultati desiderati, cambiano gli obiettivi. Non si tratta mai degli obiettivi o dei sogni, piuttosto riguarda ciò che facciamo e le nostre azioni quotidiane. Quando un fiore non sboccia, aggiustiamo l’ambiente in cui cresce, non il fiore. Pertanto, quando non riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi o ci chiediamo perché non stiamo vivendo lo stile di vita da sogno che desideriamo, diamo un’occhiata ai progressi che abbiamo fatto. Contano i piccoli passi, uno per uno, perchè ci permettono i percorrere chilometri e anche se a volte abbiamo l’impressione di stare sempre allo stesso punto, in realtà siamo in continua evoluzione. E fermandoci, ogni tanto, riusciamo anche a notarlo.
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