Felice Samhain
Potete crederci o no, magari il 31 per voi é Halloween, la notte delle streghe e magari avete la sensazione che sia una festa americana per i bambini (anche se siamo lontanissime dalla realtá) e va bene così. Ciò che é importante oggi é solo questo: lasciar andare e sollevare il velo. Le energie si sono fatte intense, i confini sottili, vivi e morti camminano insieme in un lungo percorso, che alla fine del tunnel ci porta a essere tutti uniti. Oggi é il giorno per ricordare chi non c’é più, ma anche per tuffarci dentro a noi stessi, con una bella scopa magica, di quella che fanno pulizia. In tutti i sensi. Pulizia delle cose, delle persone, delle situazioni e delle emozioni, perché le zavorre non servono e bisogna viaggiare leggeri.
La terra, dopo aver dato i suoi frutti, inizia a prepararsi al freddo e al sonno invernale. È un giorno in cui il velo tra il regno dei vivi e quello dei morti si fa più sottile e quindi risulta facilitata la comunicazione con gli esseri dell’aldilà. Se avete occasione rimanete un po’ da sole e pensate a quelli che sono i vostri desideri più profondi. Samhain indica anche la fine dell’anno, una sorta di capodanno pagano, che ci porta a tirare fuori dal cassetto delle cose più preziose un foglio completamente bianco. E sopra scriveremo la nostra storia: sincera, intensa, magica e solo nostra. Nella mitologia celtica la soglia che indica il passaggio non è tra i due mondi, non è né dentro né fuori ma è in entrambi contemporaneamente: è il confine stesso. Samhain apparterrebbe dunque sia all’estate sia all’inverno, al regno dei vivi e a quello dei morti, ma contemporaneamente a nessuno dei due.
I celti simboleggiavano i confini con i fiumi e nella mitologia irlandese troviamo il Dio Dagda, simbolo della Metà Luminosa, e la Dea Morrigan, Signora della Metà Scura, incontrarsi nei pressi di un fiume, dove si uniscono simboleggiando l’incontro delle due metà dell’anno. Samhain era per gli antichi Celti un tempo di abbandono, il momento di abbandonare ogni peso, paure e attitudini, proprio come gli alberi lasciano cadere le loro foglie che ritornano alla terra. Come la natura anche noi dovremmo rallentare le nostre attività e passare più tempo in casa. È un periodo adatto a tutti i tipi di meditazione e tradizionalmente alle arti divinatorie, essendo un momento di passaggio in cui si incontrano passato, presente e futuro. Nel gesto inconscio del travestimento spaventoso, nelle strade buie illuminate dalla sole zucche ci si preparava a una lunga notte oscura, quella della terra, dove morte e spiriti si facevano vivi per un solo giorno.
Questo particolare momento dell’anno é un momento di riflessione sulla morte che con la sua ciclicità ritma la vita. Se ci pensate bene tutto avviene in cerchio, lá dove si inizia anche si finisce. É davvero un giorno speciale nel quale dobbiamo metterci al primo posto e abbracciare con amore ciò che é stato prima di noi.