Festeggiamo il solstizio e la sua magica energia

Care lettrici e donne stupende, oggi festeggiamo. Il 21 giugno é forse uno dei giorni più belli dell’anno, un giorno magico, che segna l’inizio dell’estate, la stagione del raccolto e anche la soglia di un confine estremamente energetico. Anche per noi è quindi il momento di raccogliere ciò che abbiamo seminato nei mesi invernali, e di propiziarci un futuro sereno. Il solstizio d’estate veniva celebrato nell’antichità con riti magici e pagani. In tale giorno, infatti, si ringraziava Madre Terra ed i festeggiamenti erano spesso accompagnati da fuochi purificatori per scacciare le tenebre celebrando il bene. Ciò veniva fatto bruciando vecchie erbe e ballando intorno al fuoco.

Foto: Zen

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Oggi la natura, rinata nel periodo primaverile, esplode in tutta la sua bellezza e ricchezza e offre agli uomini i suoi frutti. Mi piace cogliere le sfumature della natura e connettermi ad essa; sarebbe bello farlo ogni giorno, ma gli impegni di lavoro spesso creano la loro pressione, quindi ne approfitto almeno in momenti importanti come questo, per tirare fuori la Strega che é in me. Come ho più volte scritto, Strega non ha assolutamente una connotazione negativa, anzi: é un ritrovare le proprie radici, la propria femminilitá, la voglia di andare a cercare riti sacri. In questi giorni i Celti celebravano uno dei quattro sabba minori della ruota dell’anno pagana, la festa della dea Litha, che la cristianità ha poi convertito nei rituali per San Giovanni.

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É molto interessante notare come le tradizioni legate al Solstizio d’inverno persistono (mascherate da festeggiamenti di Natale e Capodanno) mentre gli antichi riti del Solstizio d’estate sono praticamente scomparsi dalla cultura moderna. Da un punto di vista mitologico-antropologico la ragione si cela forse nel fatto che il Solstizio invernale è da sempre considerato una festa del Cielo e del Sole (principi divini maschili) e la celebrazione estiva è invece una festa della Terra, dell’elemento divino femminile. La cultura occidentale, com’è noto, ha sistematicamente soppresso l’elemento femminile, esaltando invece quello maschile. E così le grandi feste della Terra, come appunto il 21 giugno, ma anche Calendimaggio e le celebrazioni della Luna Piena, sono state per lo più dimenticate.

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Ci sono molte cose che potete fare oggi, io le trovo tutte introspettive e utili per concentrarsi di più su se stessi. Ecco alcune:

  • Falò: è forse il rito più famoso fra quelli del Solstizio d’Estate. Si accendono grandi fuochi che dovrebbero purificare e che, con la loro fiamma brillante, dovrebbero tenere lontano il buio invernale il più a lungo possibile.
  • Bruciare le erbe: buttandole direttamente nel falò, ma anche in casa se possedete un camino. Bruciamo delle erbe secche per gettare alle spalle le difficoltà dell’anno appena trascorso e sentirci rinnovate. Questo é anche un momento propizio per la ricerca e la raccolta di alcune erbe, tra cui le 9 erbe di Giovanni, ovvero l’iperico, la verbena, l’artemisia, il vischio, la lavanda, la piantaggine, il finocchio, da bruciare nel fuoco timo, ruta e maggiorana.
  • Rugiada magica: se avete un giardino poete raccogliere la rugiada che troverete alla mattina del solstizio e berla, perché si dice che purifichi e allontani il malocchio.
  • Canti e balli: il solstizio é sempre stato un momento di festa e celebrazione, quindi siate felici, ballate, cantate, meglio se in natura, ma anche se lo fate a casa é comunque un ottimo metodo per connettervi con voi stesse.

La cerimonia del Solstizio d’estate evoca magia, danze, divinazione (specialmente con i tarocchi). Veglie in cui celebrare e scongiurare la luce tramite il Fuoco dei falò, ruote infuocate, processioni, fiaccolate, arricchite da poesia e musica. La Natura si trova al massimo della rigogliosità e pertanto favorisce ogni genere di ritualità riguardante l’amore.

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Buona Litha a tutte, amiche magiche.

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