Cerchiamo di vedere il bello in ogni cosa

Anche se il titolo di questo articolo può profumare di stereotipo, in realtá non é questo il mio intento. Vedere le cose belle, sempre e comunque, anche nell situazioni negative, dovrebbe essere automatico e invece é un qualcosa che, solitamente, non avviene. I motivi possono essere tanti, dai preconcetti agli schemi ereditati, dal grado di negativismo che ciascuno di noi ha, al fatto che le radici neurologiche della negatività esistono per un motivo preciso: ci consentono di sopravvivere. Vedere solo i problemi invece delle soluzioni, ricordare maggiormente gli eventi traumatici piuttosto che quelli piacevoli, concentrarsi più sulle minacce che sulle opportunità. Alzi la mano chi non l’ha mai fatto! Ma la notizia buona é che si può guarire e, magicamente, la vita inizia ad essere più bella.

Foto: Zen

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Se gli esseri umani non avessero orientato le loro menti per rilevare pericoli e minacce nell’ambiente, molto probabilmente un’altra specie ci avrebbe superato. Quindi, come potete ben vedere, in ogni cosa negativa c’é anche un lato positivo e molte sono le cose che possiamo fare per vederlo. Rallentare i tempi e avere cura dei pensieri diventa di fondamentale importanza per vivere meglio. Non solo, scegliendo con cura ciò che ci frulla per la mente, come reagiamo, scremando le emozioni e decidendo con più consapevolezza ciò che facciamo, si apre un’infinita sfilza di possibilitá che profumano di pace, armonia e successo. Che poi il successo, oggi, é soprattutto avere tempo per se stessi e per le cose che amiamo fare.

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L’essere umano impara da tutte le esperienze, ma soprattutto da quelle negative. Se qualcosa ci arreca dolore, cerchiamo di evitarlo. Se un’esperienza ha dimostrato di avere più costi che benefici, impareremo da essa. Al contempo sappiamo ben identificare anche ciò che ci rende felici e a volte si tratta proprio le cose piccole ed essenziali: i colori di un tramonto, la fine di un libro, le lenzuola fresche, guardare un film con in mano una tazza di caffé, dare sfogo ai pensieri e scrivere il diario. Non ci vogliono cose enorme, non serve spostare montagne, basta rimanere nel qui ed ora per rendersi conto di quanto é vasto e bello ciò che ci circonda.

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Vi lascio una lista delle cose che mi rendono felice e mi fanno rimanere nel qui ed ora, magari vi ci ritrovate, oppure vi sará di aiuto:

  • Fare i biscotti. Probabilmente perché mescolare la pasta, decorare e infornare trattiene il tuo pensiero lì e quindi non c’é spazio per altro. Incredibile quanto cuocere possa tirare su il morale.
  • Fare finta di ridere. É una tecnica che ho sperimentato in lungo e in largo anni fa, quando lavoravo alla radio. Le dirette non sono semplici, anche perché non sempre hai voglia di essere super allegro. Allora fai finta e se all’inizio ti sforzi, poi succede una cosa magica, per la quale diventi di buona voglia per davvero! E dura tutto il giorno. Provate!
  • Scrivere il diario della gratitudine. Non é semplice, perché richiede di fare una lista diversa ogni giorno, ma quando entri nel mood, diventa, in una parola, fantastico. E soprattutto ti fa vedere e capire che hai davvero tante cose per cui essere grato.
  • Il rito del caffé. Lo adoro e deve essere proprio a casa mia, con la mia tazza, lo zucchero e, qualora possibile, il latte preso fresco dal contadino. Non solo mi rilassa, ma é una coccola per l’anima che adoro. Mi fa sentire al sicuro e in pace con me stessa, ne assaporo ogni molecola e a volte ne berrei cinque al giorno. Mi fermo a tre, se no non dormo.
  • Pulire. Magari sembrerá strano, ma anche pulire fa rimanere nel qui ed ora e poi, per noi donne, si tratta di una serie di gesti automatici che non richiedeno tanto pensiero. Fare le pulizie ha anche il pregio di stancare fisicamente e poi si dorme meglio. Inoltre una casa pulita fa bene all’anima, mette serenitá e questo “mettere a posto le cose” ha una doppia valenza, perché é come mettere a posto se stessi.

Ognuno ha i suoi metodi, sia chiaro, l’importante é che funzionino. Trovare il lato bello delle cose, anche quando siamo super giù, é molto importante, perché ci permette di darci una mano da soli, con un pizzico di auto-convincimento: alla fine del tunnel, ricordatelo, c’é sempre la luce.:

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