Quel bagno nel bosco che risolve ogni ansia
Non é che l’abbiano scoperto i Giapponesi, sebbene lo shinrin yoku, conosciuto anche come bagno nella foresta, da loro é davvero molto popolare. Questa espressione è stata coniata proprio in Giappone nel 1982 per promuovere uno stile di vita sano e a contatto con il verde e la natura, che prevedeva di trascorrere del tempo tra gli alberi. Si sa, gli alberi parlano, le cortecce ascoltano, le chiome raccontano storie infine e il verde rilassa. Se pensiamo all’uomo in questo contesto di pura pace, beh, allora diciamo che abbiamo il benessere a portata di mano. Basta prenderselo.

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Abbiamo traccia della profondissima connessione con i boschi già ai tempi di celti e romani, delle popolazioni di Siberia e Amazzonia, oltre che una nutrita tradizione di leggende e narrazioni che raccontano questo legame anche in Italia, dalle Alpi agli Appennini. Oggi, il forest bathing è una pratica conosciuta in tutto il mondo e la cosa stupenda é che non costa nulla. Basta trovare un bosco, neppure uno perfetto, super fitto o da Instagram, l’importante é che infonda tranquillitá e abbia un posticino dove sedersi, anche sotto a un albero, per concentrarsi su se stessi.

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Ho pensato di scrivere un articolo su questo tema in quanto avendo una casa nel bosco ho imparato, proprio negli ultimi due anni, a immergermi nel verde e lasciare che il bosco risani tutto. Non solo. Mette a posto i pensieri donando serenitá, ti fa dimenticare tutti i problemi, ti insegna a respirare in modo corretto e fa scorrere il tempo più lentamente. Il contatto con il verde, e in particolare con la dimensione della foresta, è infatti in grado di portare benessere al sistema immunitario, neurologico e cardiocircolatorio, grazie all’interazione con i numerosi stimoli presenti nel contesto naturale. A volte le cose più utili per noi stessi sono quelle che abbiamo sotto il naso, solo che non ce ne accorgiamo.

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Il bagno nel bosco é un’ottima tecnica anche per coloro che non amano lo sporti. Infatti non c’è una meta da raggiungere, non si attraversa il bosco di corsa, ma si cammina molto lentamente, percorrendo a volte un chilometro, a volte anche solo poche centinaia di metri. Ci si siede vicino ad un albero e ci si concentra in maniera consapevole sul ritmo del respiro, in modo da rilassare corpo e anima. Basta guardarsi intorno per venire inondati dal bello. Lasciate che l’aria fresca vi riempia lo stomaco, e sentite l’energia che porta con sé. Espirate lentamente attraverso la bocca. Nulla di speciale, penserete, ma non concentratevi sulla complessitá di questo rituale così semplice, concentratevi sul fatto che funziona e basta! Questa é la cosa più importante.
Anna
Vero,la terapia forestale ci dona calma e serenità.
Ciao!
Lorella Flego
Si, io la adoro!