Quella vita lenta che ancora ci appartiene
Oggi celebro la lentezza delle piccole cose, di quelle a prima vista non molto importanti, ma che invece sono cruciali. La lentezza di una parola detta al momento giusto, di un abbraccio sotto la pioggia, della sabbia tra le dita dei piedi, dei capelli mossi dal vento, del sale sulle labbra, della nebbia che ti bagna la pelle. La lentezza della vita, che oggi scorre come un fiume in piena, portandosi via persone, amori, amicizie, lasciandoci spesso stremate e impaurite, deluse e arrabbiate, ma anche questo fa crescere.
Quella luce che cade con un angolo particolare, quel costume da bagno che non porti perché “é per le occasioni speciali”, quella spiaggia che profuma di infanzia e che ora é un ricordo, alle porte dell’autunno, ma quanto é bello ritornare lì almeno con la mente, per scavare ricordi, passioni lontane e amori che profumano di primi baci. Come é bello sedersi in terrazza e fermare il tempo, rallentarlo come in un film muto, quando le immagini in bianco e nero ti si imprimono nella mente come cartoline e non c’é verso di farle andare via. La lentezza di questi momenti ci fa capire chi siamo e dove stiamo andando, dando un senso profondo a quello che é il nostro vivere qui ed ora.
Come profuma di buono sentirsi bene! Ha l’odore del talco per i bambini, ma anche della mia fragranza preferita, ha il suono di quella musica rock in versione ballata che ha fatto innamorare una generazione intera di donne come me. Ed eravamo senza telefoni e pc, non facevamo i selfie e non ce ne fregava niente dei like, eravamo lente, sì, ma in quel modo fantastico nel quali ti godi la vita e al contempo vai in bicicletta, perché é tutto relativo e la tua esistenza é un soffio. Non sai mai quanto il vento possa essere forte, non sai mai quali radici é capace di strappare. Adoro la lentezza di questi miei momenti, che chiudono la porta al mondo intero e va bene così.
Senza macigni sul cuore, diceva Italo Calvino, io aggiungo: con la prospettiva di un uccello che se ne sta tranquillo tra le nuvole e a parte il colore del cielo nulla può disturbarlo. Mi sembra di avere il mondo rinchiuso nel palmo di una mano, sa di innocenza e tranquillitá e a volte non voglio lasciarlo andare, per tenere ferma questa splendida estate, oggi giunta al suo calare. Eppure c’é sempre qualcosa di magico nei cicli che si ripetono, ci sono la lune e le stelle, ci sono residui di vie lattee che neppure conosciamo, ci siamo noi con le nostre storie, le paure, le divergenze, gli amori e le passioni. Ognuno con i suoi occhi, ognuno con le sue parole.
Bella la vita, a volte sorgi e a volte tramonti, ma nel mezzo di questo andare e venire c’é sempre tantissimo da imparare.