Quel tempo magico, che tutte dovremmo avere

Prendersi del tempo per sé significa riattivare le emozioni e riprendere in mano la propria vita. Ritagliarsi del tempo è sinonimo di affetto verso di sé e di volersi prendere cura dei nostri pensieri ed emozioni.

Foto: Zen

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Quando é stata l’ultima volta che vi siete concesse una bella pausa da tutto? Magari un caffé con le amiche o un the in santa pace in terrazzo, una passeggiata in natura, oppure curiosare tra le nuove vetrine autunnali, senza pensare a nulla. Nessuna impegno, nessuna chiamata, niente di niente, solo silenzio. Se vi accorgete di vivere una giornata no o di essere tristi e irritabili, decidete di fare qualcosa di diverso dal solito. Qualcosa che possa smuovere la parte migliore di voi. Io ritorno sempre sui miei passi: il bosco risana la mente, accarezza l’anima, porta via i pensieri brutti e al contempo di inchioda nel qui ed ora.

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Quando è stata l’ultima volta in cui non avete fatto assolutamente niente? Non essere impegnati in nessuna attività ma osservare solo quello che avete intorno è incredibilmente benefico. Avere il nulla in testa non solo é rilassante, ma anche necessario per ritrovare l’eqilibrio mentale. Fare ciò che si ama fare è importantissimo per il nostro benessere poiché attiva la parte più positiva e leggera che abita dentro di noi e che a volte fa fatica ad emergere.

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In epoca moderna gli psicoterapeuti si trovano a dover promuovere il concetto di “tempo personale” o “tempo per sè” ai loro pazienti, perché in modo ed in misura diversa le persone si trovano a trascurare i propri spazi per far fronte della necessità di dover adempiere a doveri di vario genere. È un argomento trasversale che accomuna persone diversissime fra loro. Per molti versi questo risulta essere uno dei nodi cruciali di molte psicoterapie, e quindi anche uno dei più difficili da sciogliere.

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La mancanza di tempo è l’alibi universale, perfetto per sfuggire ad ogni sorta di responsabilità personale: eppure siamo solo noi i veri giudici di noi stessi, siamo noi quelli che diamo o non diamo il permesso, quelli che concediamo o nn concediamo tempo…tutto il resto sono scuse. Il problema è quel brutto vizio di concentrarci sempre sui fattori esterni invece di lavorare su quelli interni. Ritagliare più tempo per se stessi non è una scelta egoistica. Non è chiusura verso gli altri, il distacco e l’indifferenza. Al contrario, solo se riusciamo a stare bene in nostra compagnia, ad avere il tempo per noi, siamo disponibili ad accettare, curare e creare nuove, sane relazioni.

 

 

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